Nei primi 10 mesi del 2020 sono stati più di 1 milione di veicoli full electric (Battery Electric Vehicle) e ibridi plug-in (PHEV) venduti in Europa (ovvero il 4,2% del mercato globale), nel 2019 erano meno di 600.000 (2,5% del mercato) e se guardiamo le vendite dei veicoli BEV, da soli superano la soglia del mezzo milione (354.000 nel 2019), facendo crescere il mercato del +43%.
L’ultima analisi delle tendenze svolta da Pwc Strategy& in quattro paesi europei (Italia, Germania, Francia e Spagna) fa emergere che il mercato europeo della mobilità elettrica rappresenta il 22% delle vendite globali e il trend dei prossimi anni prevede una crescita significativa di BEV e PHEV fino a raggiungere l’8% delle vendite totali di vetture a fine 2023 nei principali Paesi.
Ciò che si stima possa fare da traino verso questa crescita sarà principalmente il canale delle flotte aziendali, che dovrebbe arrivare a pesare per circa il 60% delle immatricolazioni di vetture elettriche. Più della metà dei privati ha comunque dichiarato un interesse ad acquistare una vettura elettrica entro i prossimi due anni (a cinque anni, la percentuale di interessati sale a oltre il 70%).
Con la sempre maggiore diffusione dei veicoli elettrici, segue a ruota l’estensione della rete di infrastrutture di ricarica: a fine 2019 erano 860.000 i punti di ricarica pubblici presenti a livello mondiale (+59% sul 2018), mentre in Europa se ne contavano circa un quarto, 210.000 (+ 38%), di cui in Italia 9.100 (+170% sul 2018).
Sempre nel 2019 erano invece 6,5 milioni i punti di ricarica privata nel mondo, 7,5 volte quelli pubblici o a uso pubblico, mentre in Italia arrivavano a 17-20.000, di cui circa 8.000 installati nel solo 2019 (+90% sul 2018 e per l’80% relativi a wallbox), oltre la metà nel Nord Italia e nel 65-75% dei casi presso abitazioni, il rimanente presso aziende.
Se si osserva la penetrazione della mobilità elettrica 2020 in Europa, in termini di punti di ricarica pubblici e veicoli elettrici circolanti per 100.000 abitanti, lo scenario è molto disomogeneo: da un lato la Norvegia con oltre 250 punti di ricarica e 6.000 auto elettriche per 100.000 abitanti, dall’altro Spagna e Italia con 15 punti di ricarica e 100 auto, quindi con un potenziale di crescita di mercato molto ampio, che dimostra come lo sviluppo massivo della mobilità elettrica sia strettamente legato alla disponibilità di un punto di ricarica privato, a casa o al lavoro. Sviluppo che, combinato ai recenti incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni e, nello specifico quelli dedicati alle auto full electric, nel 2021 darà un’ulteriore spinta a tutto il settore.
Ma non dimentichiamo quanto sia importante anche trovare delle strutture ricettive – sia essa un albergo o un ristorante – con dei punti di ricarica: un elemento essenziale che, lato cliente, va pianificato ancor prima di accendere la propria auto elettrica per mettersi in viaggio. Il vantaggio dell’installazione di una colonnina di ricarica nella propria struttura ricettiva è la visibilità su diverse piattaforme di ricerca, nonché nei benefit green dedicati alla clientela.
In questo quadro globale, gli edifici privati, commerciali, aziendali e ricettivi, possono diventare i veri protagonisti del cambiamento verso una mobilità elettrica più diffusa, inglobando nuove funzioni, come le stazioni di ricarica che, diventando un impianto integrato e a controllo remoto a tutti gli effetti, sono un’opportunità per offrire un servizio green a elevato valore aggiunto.
Ricordiamo che, in caso di riqualificazione energetica, sfruttando almeno un intervento trainante del superbonus fiscale 110%, è possibile ottenere l’incentivo anche per l’installazione delle stazioni di ricarica.
E in quest’ottica, la scelta giusta è affidarsi a un partner come Bticino-Legrand, specialista mondiale delle infrastrutture elettriche e digitali, per attuare un programma di Efficienza Energetica completo, dai sistemi ottimizzati di monitoraggio per migliorare i processi e i servizi, fino alle colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.